I Forti del Colle di Tenda
Chiunque raggiunge il Colle di Tenda, il valico alpino posto a quota 1870 mt che separa le Alpi Liguri dalle Alpi Marittime, non può che rimaner colpito dal panorama che spazia su tutto l’arco alpino e dalla serie di fortificazioni che fanno parte di quel complesso sistema difensivo che correva lungo il confine italo-francese. Scopriamo in moutain bike o e-bike le antiche vie militari e i sentieri percorsi che, già dai tempi degli antichi romani, collegano il mare con i monti.
PERCORSO 1 – ANELLO DEL FORTE CENTRALE
Dal Colle di Tenda, nei pressi dello chalet – ristorante “Le Marmotte”, si tralascia la diramazione di sinistra per proseguire sulla strada sterrata, incontrando prima i ruderi del ricovero di Voltalonga e poi quello di Plonat. Tornati alla palina si prosegue sulla strada che si stacca dalla rotabile in direzione dell’imponente complesso denominato Forte Centrale. Poco prima dell’opera si percorre il sentiero che, transitando sul retro del baraccamento, si dirige sul promontorio dove era ubicata la Polveriera delle Grive. La Santa Barbara conteneva 90 tonnellate di polvere nera per caricare le bocche da fuoco. Ammirato l’ampio panorama sulla Valle Vermenagna, si ritorna sulla carrareccia per transitare nel cortile interno del Forte Centrale. Si arriva al vicinissimo Forte Alto (1908 mt) attraverso una stradetta in salita, per poi raggiungere la sottostante rotabile, sede della Limone-Monesi, e decidere se rientrare al Colle (10 min) o inserirsi in questo punto nel percorso 2.
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percorso |
distanza |
tempo impiegato |
dislivello positivo |
quota massima |
Anello del Forte Centrale |
3 km |
20-40 min |
104 m |
1908 mt |
PERCORSO 2 – FORTE TABOURDA
Dal Colle di Tenda si percorre la rotabile che volge a sinistra, sede della Limone-Monesi. Tralasciato il primo bivio a destra che conduce al Forte Centrale (percorso 1), si prosegue in leggera salita per giungere al bivio successivo (Palina 338) e inoltrarsi a destra lungo la strada che corre in territorio francese. Non è raro incontrare un gregge di pecore, nel caso eseguire le istruzioni riportate sul cartello che invitano gli escursionisti a scendere dalla bici. Poco dopo si incontrano i resti dell’Opera 252, l’ultimo impianto del 14° Caposaldo del Colle di Tenda. Un lungo mezacosta con salita panoramica raggiunge lo spiazzo del Forte Tabourda (1982 mt). Gli interni del forte sono resi accessibili da un malfermo ponte di legno. Dal forte si può decidere se rientrare al Colle di Tenda, percorrendo lo stesso itinerario, o inserirsi nel percorso 4.
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percorso |
distanza |
tempo impiegato |
dislivello positivo |
quota massima |
Forte Tabourda |
5 km |
30 min – 1 h |
474 m |
1982 mt |
PERCORSO 3 – CENTRO 241 DEL MONTE CORTO E CENTRO 242 DELLO SPERONE DI GATA
Dallo spigolo estremo del Forte Tabourda si stacca un sentiero segnalato (Palina 335) che transita nei pressi delle Cime de Tavan e raggiunge la Baisse de Laguna nei pressi di un bivio (Palina 334). Si lascia la sede principale del sentiero per proseguire a destra su una leggera salita che si dirige verso la cima del Monte Corto. L’Opera 241 si raggiunge risalendo il pendio attraverso una traccia invasa da un fastidioso sottobosco. Per raggiungere la successiva Opera, occorre ritornare al bivio della Baisse de Laguna per seguire la traccia di sentiero che, verso sinistra, si dirige nel bosco (direzione Forte Pepino). Il lungo traversone, leggermente in salita, attraversa il vallone di Lamentarghe e raggiunge, dopo circa 40 min, l’ampia insellatura delle Rocce di Gata. Da qui si procede in discesa sul ciglio della bastionata rocciosa fino all’estremità occidentale dell’Opera 242. Un sentiero, solo leggermente segnato, conduce sopra il blocco di ingresso del centro, a cui si accede tramite una ripida scalinata in pietra. L’eventuale visita interna richiede particolare attenzione e attrezzatura adeguata, poiché le aperture si affacciano direttamente sulla parete rocciosa priva di protezione verso lo strapiombo. Per il ritorno si risale il crinale del Vallone di Lamentarghe attraverso una ex strada militare. Dopo il torrente, la mulattiera raggiunge le vie di collegamento tra il Forte Pepino e il Forte Tabourda per arrivare al punto di partenza.
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percorso |
distanza |
tempo impiegato (a piedi) |
dislivello positivo |
quota massima |
Opere 241 e 242 |
9 km |
3,30 h |
300 m |
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PERCORSO 4 – FORTE PEPINO
Si percorre l’itinerario 2 sino al piazzale antistante il Forte Tabourda dove, sulla sinistra, diparte una mulattiera che si eleva con alcuni tornanti. Si incontrano i ruderi del casotto per telegrafia ottica di Costa Tavan, e si prosegue, attraverso la strada completamente ciclabile, in direzione della Cima Beccorosso. Con una piccola deviazione di 5 min si può raggiungere la colotta erbosa della Cima Bec Roux (2214 mt). Si ridiscende sul sentiero che porta alla sella erbosa del Vallone di Framosa e si prosegue sulla mulattiera fino a un bivio a quota 2240 mt. La deviazione di destra, in leggera salita, conduce al Forte Pepino (2263 mt – 4,8 km dal Forte Tabourda). Da qui si arriva facilmente sulla Cima Pepino (2344 mt), superando circa 80 mt di dislivello lungo la cresta erbosa, per ammirare lo splendido panorama sulla pianura piemontese, sul mar Ligure e sulla Corsica. Per il rientro si può percorrere al contrario l’itinerario di andata, oppure raggiungere il cippo n° 205 dove una mulattiera condice, in pochi minuti, al Colletto Campanin. Da qui si prosegue in discesa sulla strada militare che raggiunge Baita 2000 fino ad arrivare al Cole di Tenda.
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percorso |
distanza |
tempo impiegato |
dislivello positivo |
quota massima |
Forte Pepino |
9 km |
1,20 – 2,30 h |
300 m |
2344 mt |
PERCORSO 5 – FORTE PERNANTE
Dal Colle di Tenda si segue la diramazione di destra come descritto nel percorso 1. Dal pilone votivo (Palina 340) si prosegue lungo la dorsale in direzione della Rocca dell’Abisso. Giunti al passo la Colletta (1907 mt – cippo n° 190) si tralascia il ramo di sinistra descritto nel percorso 7 per proseguire a destra sulla rotabile inerbita chiusa al traffico, fino al bivio a quota 2070 mt. Il ramo di destra sarà utilizzato nel percorso 6, mentre quello di sinistra raggiunge la sommità della Cima Pernante fino al Forte Pernante (2117 mt). L’opera è realizzata su due piani, e ancora oggi si riconoscono le tracce dell’acquedotto che assicurava l’acqua al forte. Il ritorno al Colle di Tenda avviene attraverso una scorciatoia in discesa che, in breve tempo, porta al punto di partenza.
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percorso |
distanza |
tempo impiegato |
dislivello positivo |
quota massima |
Forte Pernante |
4 km |
40 min – 1 h |
240 m |
2117 mt |
PERCORSO 6 – FORTE GIAURA
Dal Colle di Tenda si segue il percorso 5 sino al bivio a quota 2070 mt sotto il Forte Pernante. Si prosegue verso destra sui resti della vecchia strada ex militare che contorna la Cima Salauta dove è situata la Batteria Salauta. In leggera discesa si raggiunge la Bassa Sovrana di Margherita per proseguire sulla traccia di sentiero che prosegue fino alla sponda orientale del Lago dell’Abisso, dove ci si raccorda nuovamente alla strada militare in corrispondenza dell’ultimo tornante. Superato un tratto franato si raggiunge il pianoro che ospita il Forte Giaura (2253mt – 2h), dove si gode di un panorama eccezionale sull’alta Val Roya e sulle Alpi Marittime. Per il rientro si segue l’itinerario di salita sino alla Bassa Sovrana di Margherita dove si consiglia di proseguire per l’accor-ciatoia incontrata lungo la salita che, seguendo le tracce dell’antico acquedotto, giunge al Colle di Tenda eliminando tutti i tornanti.
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percorso |
distanza |
tempo impiegato (a piedi) |
dislivello positivo |
quota massima |
Forte Giaura |
8,5 km |
2 h |
454 m |
2253 mt |
PERCORSO 7 – FORTE MARGHERITA – BASSA DI PEYRAFICA
Dal Colle di Tenda si segue il percorso 4 sino al bivio della Coletta (cippo di confine n° 190 ). Poco prima si trova l’Opera 255. Si prosegue seguendo il ramo di sinistra che divella a mezza costa per ripide falde e raggiun-ge in breve il vicinissimo Forte Margherita (1842mt – 0.30h). Si prosegue lungo la strada ex militare che si sviluppa in un tratto pianeggiante sulle falde del Pian Misson e ci si addentra dall’alto nel vallone di Caramagna. Un lungo traverso raggiunge in breve un edificio alpino proprietà dell’asilo infantile “Araldi” di Briga situato presso il ponte di Peyrafica, mentre la successiva lieve salita asfaltata ci porta nei pressi della Caserma di Peyrafica, un complesso formato da tre distinti fabbricati. Si tralascia la diramazione per i Laghi di Peyrafica e la Rocca dell’Abisso per raggiungere in breve la vasta Bassa di Peyrafica (2040mt – 2h – 9 km).
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percorso |
distanza |
tempo impiegato |
dislivello positivo |
quota massima |
Forte Margherita-Peyrafica |
9 km |
2 h |
70 m |
2040 mt |
PERCORSO 8 – ROCCA DELL’ABISSO
Per raggiungere la Rocca dell’Abisso si può partire dal Colle di Tenda seguendo il percorso 6 fino al Forte Giaura, oppure seguire l’accorciatoia che taglia i tornanti e dal Forte Pernante ripercorre la traccia dell’acquedotto prendendo un sentiero che si inerpica ripidissimo e a tratti anche esposto lungo la cresta spartiacque andando a raggiungere con stretti tornanti lo spiazzo su cui sorge il Forte Giaura, oppure ancora seguire il percorso 7 sino alla caserma di Peyrafica. Si segue la pista erbosa sulla destra e si continua a salire fino al quadrivio nei pressi del torrente di Caramagna fino al costone erboso denominato Pra Giordano. Sul crinale si sale con lunghi tornanti e si effettua un traversone verso sinistra, al termine del quale compare lo spettacolo delle montagne della Valle Gesso e dei laghi di Peyrefica (2332 e 2358 mt) situati alle falde dei torrioni Saragat. Un breve tratto su rocce superabili con attenzione conduce alla cima sud della Rocca dell’Abisso (2755mt – 2.30 ore).
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percorso |
distanza |
tempo impiegato (a piedi) |
dislivello positivo |
quota massima |
Rocca dell’Abisso |
8 km |
2,30 h |
885 m |
2755 mt |
PERCORSO 9 – LAGHI DI PEYRAFICA
Dal Colle di Tenda si raggiunge, in automobile, la Caserma di Peyrafica come descritto nel percorso 7, si segue la pista erbosa che si stacca sulla destra e che si trasforma in breve in ampia mulattiera e si continua a salire fra i larici fino al quadrivio a quota 2120 mt nei pressi del torrente di Caramagna e si segue l’indicazione per i Laghi. Raggiunta la base detritica della punta di Peyrafica ci si dirige a destra e, con un ultimo breve tratto in pietraia, si perviene al primo lago di Peyrafica (2332 mt – 1 h). Aggirata la sponda orientale ci si innalza al secondo e più esteso lago (2358 mt). Ci si inerpica poi sulla pietraia giungendo su un colletto (2560 mt) dal quale ha origine un grande sperone roccioso che scende dividendo in due il Vallone di Peyrafica. Dopo un breve passaggio su roccia che richiede un po’ di attenzione, si segue il ripido pendio fino alla Punta di Peyrafica (2661 mt – 1 h dal lago).
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percorso |
distanza |
tempo impiegato (a piedi) |
dislivello positivo |
quota massima |
Laghi di Peyrafica |
4,5 km |
1,15 h |
360 m |
2661 mt |
PERCORSO 10 – COLLE DEL SABBIONE
Si segue il percorso 7 sino alla Bassa di Peyrafica, raggiungibile in automobil. Dalla Palina 371 si segue il sentiero che punta in direzione della Cima Grattini e, lasciata sulla sinistra la vetta, si prosegue su percorso pianeggiante raggiungendo la vicina Bassa di Bersanzana (Palina 372 – 2075mt). Il sentiero si trasforma ora in ampia mulattiera che procede in quota tagliando il ripido versante meridionale della Cima di Barsanzana sulla cui cima è posto l’Osservatorio di Barsenzana. Dopo circa 20 min di cammino dalla Bassa si doppia un costone sino al piccolo laghetto. Compare ora la vicina depressione del Colle del Sabbione e si prosegue lungo la mulattiera per raggiungere gli antichi ricoveri alle spalle della Cima della Guardia (2236 mt – 1 h). Da qui la mulattiera si unisce al sentiero che proviene da Valmasca e si segue la mulattiera M14 che si eleva sino al vicino Colle del Sabbione (2328 mt – 1.30 h -Palina 375). Oltre il colle la mulattiera divella verso il Lago della Vacca e scende nel lunghissimo vallone del sabbione lato Italiano fino ad Entracque.
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percorso |
distanza |
tempo impiegato (a piedi) |
dislivello positivo |
quota massima |
Colle del Sabbione |
5 km |
1,30 h |
400 m |
2328 mt |
PERCORSO 11 – COLLE DI TENDA – CASTERINO
Si raggiunge la Bassa di Peyrafica su buona strada militare sterrata seguendo le indicazioni del percorso 7. Questo importante valico di comunicazione tra i valloni di Casterino e di Caramagna ospitò già in epoche passate alcune realizzazioni difensive che sbarravano il facile passaggio per il Colle del Sabbione. Raggiunto il quadrivio (Palina 369) si può effettuare una piccola deviazione che permette la visita di due importanti opere: la testata del Fosso Anti- carro di Peyrafica e i resti della stazione terminale della teleferica Vievola – Bassa di Peyrafica. La spettacolare ex militare raggiunge una caratteristica galleria, superata la quale il tracciato si snoda con moderata pendenza e raggiunge il fondo del Vallone e supera il Rio Valmasca su un caratteristico ponte, raggiungendo la località di Gias du Bastu e l’abitato di Casterino.
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percorso |
distanza |
tempo impiegato |
dislivello positivo |
quota massima |
Colle di Tenda-Casterino |
16 km |
4 h |
220 m |
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PERCORSO 12 – COLLE DI TENDA – RIFUGIO DON BARBERA
Dal Colle di Tenda si percorre il ramo di sinistra che si inserisce sul tracciato della famosa Via del Sale Limone -Monesi, si valica il Rio Cabanaira per raggiungere il rinnovato chalet Baita 2000. Si procede alla volta del Lago della Perla (2036 mt) per poi risalire sino al successivo Colle della Perla (2083 mt). Una ripida salita taglia sul fianco la cima del Cuni e raggiunge il caratteristico tornante che domina dall’alto il vallone della Boaria, una curva stretta costruita su un precipizio di circa 500 mt sostenuta da un altissimo torrione in pietra a secco. Superato lo sperone si scende al vicino Colle della Boaria (2102 mt – km 10), dove sorgono i resti del ricovero militare ottocentesco Boaria. Da qui si percorre la Conca delle Carsene e si procede fino al Colle dei Signori (2112 mt – Km 16 ), un’ampia distesa ai piedi del Marguareis.
In alternativa, si può effettuare un percorso esclusivamente escursionistico che permette di assaporare le suggestioni offerte dall’itinerario che si sviluppa in quota, prossimo alle creste nord ed est costituenti lo spartiacque sinistro della Valle Roya. Si percorre il primo tratto della strada militare sino al bivio per il Forte Tabourda, ci si inserisce nel sentiero cha sale sulla sinistra e, percorrendo lo spartiacque, si raggiunge il Colle della Perla, il successivo Colle della Boaria per poi innestarsi nella strada militare poco prima del Colle dei Signori.
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percorso |
distanza |
tempo impiegato |
dislivello positivo |
quota massima |
Rifugio Don Barbera |
16 km |
4 h |
400 m |
2112 mt |
Vedi il percorso completo sulla guida ufficiale, ricca di dettagli e note tecniche, con cartina inclusa, in vendita a Limone presso la tabaccheria sul ponte, presso i negozi BotteroSki di Limone e Vernante e sul sito www.botteroski.com.
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